Macchine professionali per la nastratura automatica

Le nastratrici automatiche sono macchine professionali utilizzate per la nastratura dei cavi, una particolare operazione che prevede di rivestire uno o più cavi elettrici con nastro isolante, il quale è composto da materiale elastico più o meno spesso e sopporta molto bene allungamenti e stress meccanici. Il nastro isolante presenta un lato adesivo che riveste perfettamente la porzione di cavo preposta, ed è disponibile in diversi colori e tipologie. Le nastratrici permettono di svolgere il lavoro di nastratura in modo molto preciso;  presentano un meccanismo rotante su cui va posizionato l’elemento da nastrare, tenendolo ben saldo. A questo punto il rullo, girando, avvolgerà il cavo nel nastro isolante e l’operazione potrà essere ripetuta più volte in poco tempo. Affinché il lavoro vada a buon fine, l’elemento che si desidera nastrare dovrà essere pulito e privo di polvere o altre sostanze che potrebbero impedire una corretta adesione (come olio, grasso ecc..) del nastro isolante.

Le diverse tipologie di nastratrici automatiche per cavi

La nastratura di un cavo, a livelli professionali, va svolta con la massima cura e precisione e, considerando che va esercitata una certa pressione tra nastro e cavo e bisogna calcolare che ogni giro va sovrapposto più o meno a metà del giro precedente, risulta naturale che tale operazione non può essere fatta manualmente, ma occorrono le nastratrici automatiche. Vediamo quali sono le caratteristiche che differenziano le diverse tipologie più comuni sul  mercato:

• l’alimentazione lineare: molte nastratrici dispongono dell’alimentazione lineare, che rappresenta una garanzia per mantenere ottimale il livello della tensione elettrica (la quale potrà aumentare o diminuire, a seconda dei casi);
• il rullo di trascinamento del cavo elettrico: alcune nastratrici presentano un rullo che trascina automaticamente il cavo da nastrare, in modo che non dovrà essere trattenuto manualmente.
• il diametro dei cavi: infine, le nastratrici automatiche differiscono anche per il diametro dei cavi da nastrare, un valore da controllare attentamente prima dell'acquisto.

Nastratrici con o senza rullo: come scegliere l'attrazzatura giusta in base alle tue esigenze

Una delle differenze tra i modelli delle nastratrici automatiche che abbiamo analizzato in precedenza riguarda la presenza o meno del rullo per il trascinamento del cavo. Ma, di preciso, quando è utile acquistare un modello di nastratrice dotato di rullo? In effetti, anche se questi macchinari consentono di eseguire anche la nastrature in un solo punto o in piccole porzioni di più punti, il rullo rappresenta una grande comodità soprattutto durante le operazioni di nastratura che prevedono l’avvolgimento di tutto il cavo elettrico o, comunque, di una notevole porzione di esso, dal momento che rendono più agevole e preciso il lavoro. Infatti basterà posizionare il cavo nel punto stabilito e il rullo farà sì che venga trascinato e man mano avvolto nel nastro adesivo in modo saldo ad una velocità sostenuta, garantendo l’esecuzione corretta in pochissimo tempo. 

Come risparmiare tempo e denaro con l'acquisto di nastratrici automatiche

Come la maggior parte dei macchinari automatici, anche le nastratrici automatiche, indipendentemente dal modello, sono state pensate per agevolare il lavoro e consentire un notevole risparmio di tempo e denaro a professionisti e imprese di settore. Infatti, le operazioni di nastratura avvengono in pochi secondi e in modo preciso, eliminando quasi del tutto la possibilità di errore e, di conseguenza, facendo sì che non vada ripetuta l’operazione (limitando anche, eventualmente, lo spreco di materiale); Inoltre, essendo di semplice impiego, potranno essere utilizzate da un solo operatore (naturalmente, dopo aver preso visione delle istruzioni). Infine, la velocità della nastratura permette un’alta ripetibilità dell’operazione, consentendo di aumentare la quantità di lavoro svolto.

Quali nastri possono essere utilizzati nelle macchine per la nastratura automatica?

In commercio troviamo diversi tipi di nastro isolante divisi per colore, larghezza e materiale. Vediamo quali nastri possono essere usati dalle macchine per la nastratura automatica:

• nastri isolanti in Pvc: offrono un ottimo isolamento,  sono allungabili, resistono ad attriti e abrasioni, sono autoestinguenti, quindi non si infiammano a contatto con il fuoco e sono ideali per isolare cavi a bassa tensione;
• nastri in poliestere: hanno un’ottima aderenza, resistono all’umidità e alle alte temperature, ad agenti chimici, solventi e presentano una discreta resistenza a tagli e abrasioni.
• i nastri in fibra di vetro: sono dotati di un rivestimento in cartene, resistono al fuoco e all’umidità e sono molto usati per isolare cavi elettrici sottoposti ad alte temperature.

Le nastratici automatiche necessitano di una particolare manutenzione? 

Le nastratrici automatiche necessitano di manutenzione per operare correttamente e per durare nel tempo. Come per altre attrezzature professionali ci sono due tipi di manutenzione che possiamo distinguere: quella ordinaria e quella straordinaria. Quella ordinaria può essere svolta tutti i giorni e, talvolta, anche più volte al giorno (nel caso di processi produttivi dai tempi relativamente lunghi) e consiste nella pulizia del piano di lavoro da polvere e residui, i quali potrebbero ostruire i meccanismi della nastratrice. In tal caso si può adoperare un panno asciutto e morbido, anche senza detergenti o con un detergente neutro. La manutenzione straordinaria, invece, deve essere svolta da personale qualificato perché va a intervenire su parti meccaniche o elettroniche eventualmente danneggiate o usurate: questo tipo di manutenzione non va mai trascurata, infatti è consigliabile un controllo costante dello stato delle apparecchiature. Ogni modello di nastratrice, inoltre, può prevedere specifiche istruzioni per la manutenzione, per questo è sempre bene consultare il manuale di istruzioni e la scheda tecnica del prodotto.