Capicorda isolati e non isolati

I capicorda isolati e non isolati sono componenti molto usati da chi lavora con cablaggi e con materiale elettrico. I più comuni sono in rame, anche se esistono in commercio capicorda realizzati con altri metalli conduttivi e, in genere, vengono impiegati in due modalità: o come elemento terminale di un cavo oppure per collegare cavi elettrici a diversi elementi, a seconda delle esigenze. Acquistare capicorda di buona qualità è indispensabile se si desidera ottenere una connessione sicura e affidabile, evitando imprevisti e ottimizzando la conducibilità elettrica.

Per questo, sul nostro sito dedicato alla vendita online di materiale elettrico potrai scegliere tra diversi modelli di capicorda isolati e non isolati, approfittando dei prezzi convenienti, di una vasta scelta e dell’affidabilità che contraddistingue i nostri prodotti.

Capicorda isolati e non isolati per cavi elettrici di varie dimensioni

I capicorda per cavi elettrici sono disponibili in diverse dimensioni per questo è bene, prima dell’acquisto, conoscere le misure corrette del modello da impiegare, le quali dipenderanno direttamente dalla grandezza del conduttore e dalle modalità di applicazione. Quando si parla delle dimensioni dei capicorda vanno considerate diverse voci; le più importanti sono: la misura effettiva del capocorda (ovvero lunghezza e larghezza) e, per quanto riguarda alcuni modelli, il diametro. Quest’ultima misura è fondamentale per sapere quali tipi di cavi possono essere compatibili con il capocorda che si dovrà utilizzare. Usare capicorda della dimensione giusta eviterà l’abrasione dei cavi e il surriscaldamento, ed è un accorgimento a cui prestare attenzione per ottenere collegamenti stabili e sicuri.

Le varie tipologia di capicorda isolati e non isolati

Ogni applicazione prevede l’uso di capicorda specifici; vediamo, dunque, le varie tipologie per quanto riguarda i principali modelli isolati e non isolati. 

• Capicorda a Occhiello: questi capicorda sono così chiamati perché hanno un’estremità a forma ad anello realizzata, di solito, in rame stagnato per ottenere un’elevata conduttività elettrica e un’ottima resistenza alla corrosione. 
• Capicorda a Forcella: chiamati anche terminali a forchetta, si riconoscono per la terminazione a U e consentono connessioni veloci e sicure. L’estremità opposta, invece, è di forma cilindrica e serve ad accogliere al suo interno il cavo crimpato.
• Capicorda a Tubetto: i capicorda a tubetto, con o senza isolamento, sono di forma cilindrica e sono impiegati in terminali o morsettiere.
• Capicorda a Piatto: infine, i capicorda a piatto presentano una forma squadrata e schiacciata, sono impiegati per diverse applicazioni, e molto spesso vengono usati in ambito automobilistico. 

Le principali differenze funzionali tra capicorda con e senza rinforzo

A seconda delle esigenze è possibile scegliere tra capicorda con e senza rinforzo; ecco quali sono le principali differenze funzionali: i capicorda rinforzati sono studiati e realizzati per offrire la massima affidabilità anche in situazioni particolarmente gravose come, ad esempio, sollecitazioni meccaniche continue o vibrazioni (circostanze che si verificano, ad esempio, nei motori). L’elemento di rinforzo, generalmente, è costituito da un tubetto in rame di forme differenti per consentire una introduzione agevole del conduttore. Inoltre il rinforzo durante la compressione si deforma per aderire meglio all’isolante del conduttore migliorando la tenuta meccanica globale e la qualità della connessione. I capicorda senza rinforzo, invece, non hanno nessuna componente che assicuri una forte resistenza meccanica, per questo motivo sono usati in tutti quei casi in cui, pur dovendo garantire una connessione stabile, non sono previsti stress meccanici di alcun tipo.

Come identificare i capicorda in base ai colori

I capicorda possono essere identificati in base ai colori in cui sono realizzati: tale differenza di colorazione è una soluzione molto pratica e utile, in quanto ogni colore indica la dimensione del cavo che può essere usato con un determinato capocorda. I valori sono espressi in mm² o in AWG.

• Rosso:diametro del cavo pari a 0,5 - 1,5mm²/ AWG 22 - 16 
• Blu: diametro del cavo pari a 1,5 - 2,5mm²/ AWG 16 - 14
• Giallo: diametro del cavo pari a 4.0 - 6.0mm²/ AWG 12 - 10
• Nero: diametro del cavo pari a 1.0 - 2.5 mm² / AWG 16 - 14 
• Verde: diametro del cavo pari a 0.75 - 1.5 mm²/ AWG 18 - 16

Nonostante la divisione per colori sia un espediente utile, volto a velocizzare i tempi di scelta, bisogna ricordare che la codifica può variare leggermente a seconda della casa produttrice e consigliamo, pertanto, di leggere sempre con attenzione le specifiche tecniche del prodotto da acquistare. 

Come crimpare i capicorda elettrici in sicurezza

Per crimpatura si intende la realizzazione di una connessione fisica ed elettrica di un cavo ad un elemento terminale o ad un connettore.

Uno dei metodi più sicuri per eseguire questa operazione è quello di utilizzare un attrezzo specifico chiamato crimpatrice che funziona comprimendo saldamente il connettore o il terminale al cavo, tramite pressione. Esistono diverse tipologie di crimpatrici e quelle più comuni sono:

• crimpatrici manuali: sono simili ad una pinza e sono pensate per lavori semplici e per un impiego non professionale; 
• crimpatrici elettriche: si tratta di strumenti azionati da un motore a velocità fissa in grado di garantire una forza costante e una velocità di crimpatura fissa. 
• crimpatrici pneumatiche: si avvalgono di un meccanismo che sfrutta l’aria compressa per ottenere la pressione e vengono utilizzate quando è richiesta una crimpatura rapida e ripetitiva.

Questi sono i modelli più comuni, ma in commercio ne esistono molti altri, ideali per soddisfare necessità ed esigenze differenti. Prima dell’acquisto, quindi, è bene accertarsi di quale sia la tipologia più adatta per il lavoro che si dovrà svolgere.