Capicorda a forcella
Capicorda a forcella
I capicorda a forcella, detti anche “a forchetta” sono particolari terminali chiamati così per la caratteristica apertura a forma di U (detta appunto forcella), che ha il compito di garantire un collegamento dei cavi abbastanza agevole in quanto non è necessario dover rimuovere del tutto la vite o il bullone a cui sono fissati: per lo stesso motivo anche le operazioni per scollegare i cavi risultano relativamente semplici. Esistono capicorda a forcella di vario tipo e dimensione e sulla nostra piattaforma di vendita online è possibile trovare una vasta scelta di modelli a prezzi convenienti e di ottima qualità.
Capicorda a forcella di diverse dimensioni per impianti elettrici
I capicorda a forcella sono costituiti da un corpo, ovvero un corto tubo in metallo, a cui è fissato l’elemento terminale a forcella piatta; Il tubo in metallo, come per la maggior parte dei capicorda, è cavo per accogliere il filo elettrico destinato alla crimpatura. I capicorda a forcella non hanno tutti la stessa dimensione, ma variano per consentire a chi lavora nell’ambito degli impianti elettrici di poter adoperare tali elementi con cavi di varie dimensioni e per adattarsi a viti e bulloni di grandezze diverse. Questi elementi, infatti, trovano un larghissimo impiego: sono usati all’interno di circuiti, per collegare interruttori, in scatole di derivazione, sistemi di illuminazione, sistemi audio e tanti altri settori, pertanto è chiaro che siano disponibili in più grandezze a seconda dell’utilizzo a cui saranno destinati.
Quali sono le sezioni standard dei fori dei capicorda a forcella
Quando bisogna scegliere un capocorda a forcella sarà importante considerare due misure: una è la sezione del cavo e l’altra è la sezione del foro del capocorda. La sezione del cavo è una misura che può essere espressa in mm² o in AWG (un’unità di misura utilizzata prevalentemente negli USA) e fa riferimento allo spessore effettivo del cavo elettrico che verrà inserito all’interno del corpo del capocorda; l'altra invece si riferisce alla grandezza della forcella stessa, che - come abbiamo già detto - ha il compito di adattarsi in maniera perfetta alla vite o al bullone e garantire una connessione stabile e sicura. Le sezioni dei fori dei capicorda a forcella hanno grandezze standard e sono sempre indicate, con un numero, tra le caratteristiche del prodotto. Per una crimpatura stabile e per evitare imprevisti è indispensabile assicurarsi sempre di acquistare capicorda della grandezza giusta.
Come scegliere i capicorda a forcella in base ai colori
I capicorda a forcella possono essere divisi per colore e questa codifica ha lo scopo di indicare, per ciascuna colorazione, la grandezza del cavo che può essere utilizzato con il relativo capocorda. Tale soluzione, oltre ad essere molto pratica, agevolando e velocizzando il lavoro degli operatori, è anche una sorta di misura di sicurezza in quanto fa sì che vengano impiegati i cavi della giusta dimensione, scongiurando rischi o spiacevoli imprevisti. Vediamo alcuni principali colori dei capicorda a forcella:
- Rosso: per cavi dal diametro compreso tra 0.5 -1.5 mm²
- Blu: per cavi dal diametro compreso tra 1.5 - 2.5 mm²
- Giallo: per cavi dal diametro compreso tra 4 - 6 mm²
- Verde: per cavi dal diametro compreso tra 2.5 - 4 mm²
- Nero: per cavi dal diametro compreso tra 1.5 - 2.5 mm²
- Arancione: per cavi dal diametro compreso tra 6-10 mm²
Funzioni e caratteristiche dei terminali a forcella
I terminali a forcella hanno la funzione di garantire connessioni sicure e stabili e una delle loro caratteristiche principali è la relativa semplicità di utilizzo dovuta ai pochi passaggi da fare per inserire il cavo all’interno e fissare il bullone alla forcella stessa. Questi elementi rendono tali terminali molto utilizzati e, a seconda della grandezza, possiamo ritrovarli in diversi contesti. I capicorda di piccole dimensioni, in genere, sono usati per impianti elettrici domestici o per applicazioni che richiedono una portata di corrente non altissima; i capicorda per cavi di medie dimensioni, invece, sono molto impiegati nel settore automotive. Infine, per gli impianti elettrici in strutture di grandi dimensioni come fabbriche, industrie ecc.. si richiedono cavi di dimensioni maggiori, per cui in questi ambiti è possibile trovare i terminali a forcella, che ben si prestano per le applicazioni tipiche di questi contesti.
Le principali differenze funzionali tra capicorda a forcella con rinforzo e senza
Tra i capicorda a forcella possiamo distinguere due categorie: con rinforzo o senza. Le differenze principali consistono nel fatto che i capicorda con rinforzo sono realizzati per resistere a sollecitazioni e stress maggiori rispetto ai capicorda non rinforzati. In particolare, i capicorda con rinforzo, essendo studiati per offrire la massima affidabilità anche in situazioni particolarmente gravose, presentano tra il colletto del capocorda e la camicetta in Poliammide un tubetto in rame la cui forma ad imbuto è studiata in modo tale da raccordare lo scalino rappresentato dal colletto del capocorda e quindi permettere una introduzione “facile” del conduttore. Detto tubetto in rame inoltre, durante la compressione si deforma sull’isolante del conduttore contribuendo a migliorare la tenuta meccanica globale e la qualità della connessione. Questi capicorda possono essere usati anche a temperature molto basse (fino a -20 °C) o molto alte (fino a 115 °C); sono quindi perfetti in quando si richiede un altissimo livello di sicurezza e stabilità di connessione.
Come chiudere i capicorda a forcella in sicurezza
Chiudere i capicorda a forcella in sicurezza è un’operazione che prende il nome di “crimpatura” e, per eseguirla, basta seguire alcuni passaggi e servirsi degli strumenti giusti: vediamo come fare. Dopo essersi accertati che il cavo elettrico e il capocorda sono compatibili nelle misure, sarà necessario spellare la porzione di cavo da crimpare e per farlo potrà essere utile una spellacavi. Fatto ciò, la porzione scoperta del cavo andrà inserita all’interno del corpo del terminale facendo molta attenzione a non lasciare fili in rame che fuoriescono da esso. A questo punto il capocorda potrà essere posizionato nella pinza per crimpare, la quale grazie ad una forte pressione salderà cavo e terminale. Infine, dovrà essere usata una vite o un bullone per fissare saldamente il capocorda. Chiaramente tutte le operazioni andranno eseguite con la massima cura e, una volta creato il collegamento, dovrà essere effettuato un test per testare la sicurezza e la stabilità della connessione.