Capicorda a puntale
capocorda a puntale
I capicorda (o terminali) a puntale conosciuti anche con il nome di terminali a bussola, sono utilizzati come terminazione di cavi elettrici, garantendo un collegamento stabile e sicuro e rendendo agevole l'inserimento in dispositivi, apparecchi, morsettiere e, blocchi terminali. Questo tipo di capocorda è costituito da una parte metallica di forma cilindrica inserita nel morsetto e (se previsto) da un rivestimento isolante che ricopre la porzione in cui il cavo si unisce al puntale stesso. Sul nostro sito dedicato alla vendita online di terminali e materiali per cablaggi è possibile scegliere capicorda a puntale a prezzi vantaggiosi, senza rinunciare alla qualità e alla sicurezza dei prodotti.
Capicorda a puntale per cavi elettrici di varie dimensioni
In commercio è possibile trovare capicorda a puntale disponibili in diverse dimensioni che rendono versatile questo tipo di terminale, permettendo l’adattamento a cavi di diverse grandezze. Quando si sceglie un capicorda a puntale è indispensabile, per un collegamento sicuro e stabile, accertarsi di individuare il modello giusto e per farlo occorre prestare attenzione alla misura di tre elementi: la sezione del cavo che si intende utilizzare, ovvero il suo diametro; il diametro del puntale il quale dovrà consentire il corretto alloggio del cavo suo interno (evitando la fuoriuscita di fili ed un eventuale giogo); la lunghezza del puntale che dovrà essere delle dimensioni giuste a seconda dell’elemento in cui sarà inserito. Se il capicorda a puntale sarà della dimensione giusta le operazioni di crimpatura e il successivo inserimento in elementi terminali saranno svolte in modo agevole, veloce e soprattutto sicuro.
Tutte le tipologie di puntalini a bussola
Esistono varie tipologie di puntalini o capicorda a bussola che si adattano a diverse esigenze e utilizzi. I modelli più comuni e più semplici per funzione e design sono i puntalini a bussola singola e vengono impiegati per terminare un unico cavo; ci sono poi i puntalini a bussola doppia che possono terminare due cavi separati e sono, quindi, dotati di una bussola più grande. I puntalini a bussola possono essere, inoltre con e senza isolamento: nel primo caso parliamo di puntalini preisolati, ovvero con un rivestimento che copre la porzione superiore della bussola; i puntalini non isolati, invece, non hanno alcun rivestimento isolante ma sono composti unicamente dal corpo metallico: l’utilizzo di questa tipologia di puntalino è consigliato quando non è necessario proteggere i collegamenti con un isolamento in quanto tale circostanza non è considerata rischiosa, in caso contrario è indispensabile, per la sicurezza della connessione, scegliere un terminale preisolato.
A cosa servono i capicorda a puntale
Come è già stato accennato, i capicorda a puntale servono per terminare i cavi elettrici e il loro impiego permette di stabilire connessioni sicure e a norma, con il vantaggio di semplificare l’inserimento dei cavi in connettori e dispositivi. I capicorda a puntale sono, inoltre, usati spesso in tutti quei contesti dove è necessario lavorare con molti fili, dal momento che riescono a mantenere uniti e in ordine i fili stessi, con il risultato di conservare i cavi in ottimo stato, non rovinati o sfilacciati: questa caratteristica rende i capicorda a puntale particolarmente idonei ad applicazioni industriali e nell’ambito dell’automotive: in questi casi, infatti, vi è un numero elevato di fili elettrici e al tempo stesso è necessario disporre di collegamenti sicuri, di velocità nelle operazioni e di una connessione solida e stabile.
Come scegliere il capocorda a puntale adatto alle tue esigenze
I capicorda a puntale rappresentano un modo sicuro e relativamente semplice per terminare i cavi elettrici (soprattutto quando i fili sono abbastanza numerosi), ma come scegliere quello più adatto alle proprie esigenze? Innanzitutto, per assicurarsi di acquistare il modello giusto, è indispensabile sapere per quale tipo di applicazione dovrà essere impiegato, quanti cavi dovranno disporre di terminazione, e quali saranno le condizioni in cui dovrà funzionare la connessione (stress meccanici, temperature ecc..). In secondo luogo sarà bene conoscere alcune misure, le più importanti sono: la sezione del cavo (ovvero il diametro del cavo stesso) che si intende terminare, la misura del puntale (cioè la lunghezza) che dovrà essere compatibile con il dispositivo in cui sarà inserito il capocorda. Infine, a seconda del lavoro da svolgere sarà di fondamentale importanza sapere se scegliere un capocorda con isolamento o meno.
Come identificare i capicorda a puntale in base ai colori
Come abbiamo già detto, quando si deve effettuare un lavoro che preveda l’uso di capicorda a puntale, è bene accertarsi di scegliere quello giusto: per farlo in modo pratico e veloce esiste una particolare codifica che divide i capicorda per colore, in base alla dimensione. La codifica è standard mentre la misura a cui fa riferimento ogni colore è quella relativa alla sezione del cavo da terminare. Si parte da una sezione davvero minima, che può misurare anche solo 0,25 mm² (in genere il colore per questo capocorda è il bianco), fino ad arrivare a misure più grandi che arrivano anche a 25 mm². I colori sono numerosi, perché i capicorda a puntale sono strumenti versatili e permettono di lavorare con tanti cavi di differenti misure. Prima dell’acquisto, consigliamo comunque di controllare attentamente la misura del capocorda e tutte le altre caratteristiche tecniche, per essere sicuri di scegliere il modello giusto e di realizzare connessioni sicure.
Come montare i capicorda a puntale in sicurezza
Montare i capicorda a puntale in sicurezza è un’operazione che prende il nome di crimpatura o crimpaggio e si svolge in poche fasi, da eseguire però con la massima attenzione. Dopo aver tagliato il cavo alla lunghezza desiderata, si dovrà spellare quest'ultimo con una spelacavi, solo lungo la porzione che sarà inserita nel terminale (e precisamente all’interno del puntale): l’inserimento dovrà avvenire in modo preciso senza lasciare alcun filo al di fuori. A questo punto, il puntale del capocorda potrà essere posizionato nella pinza crimpatrice che, grazie ad una forte pressione, potrà effettuare la saldatura. Una volta che la crimpatura è stata eseguita, eventualmente si dovrà rimuovere la porzione di fili in eccesso e, dopo un test per verificare la stabilità della connessione, il cavo è pronto per essere utilizzato.