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Cosa sono i cavi coassiali

Quando parliamo di cavi coassiali ci riferiamo a particolari cavi che hanno la funzione di trasmettere segnali (i segnali più comuni sono quelli audio e video) facendo sì che questi, lungo tutto il percorso, non subiscono distorsioni o comunque ne subiscano solo in minima parte, in modo tale da essere trasmessi quanto più chiari e puliti possibile. I cavi coassiali sono cavi non bilanciati e sono formati da più elementi: un conduttore chiamato anche anima (che è in rame e ha lo scopo di trasportare il segnale), da un dielettrico che isola il conduttore, da un altro strato formato da fili metallici disposti a maglia che costituisce una sorta di schermo dalle interferenze e da un ultimo strato protettivo, formato da una guaina in plastica. Come già detto, i cavi coassiali devono evitare il più possibile i disturbi esterni che potrebbero compromettere la nitidezza dei segnali, pertanto alcuni di essi si compongono anche di un tubo (spesso in rame o alluminio) disposto subito prima della guaina esterna.

Come funzionano i cavi coassiali

Per comprendere come funzionano i cavi coassiali è necessario capire come viaggiano i segnali al loro interno e in che modo si propagano attraverso di essi. Le tipologie di cavi coassiali sono varie e si differenziano per la frequenza e la potenza del segnale e l’impedenza, che è l'opposizione del circuito nel passaggio del segnale: questo valore che parte da 50 ohm e arriva anche oltre i 100 ohm. Ogni estremità di un cavo coassiale ha dei connettori,che rendono possibile collegare i cavi stessi ad apparecchi ed elettrodomestici, in questo modo i segnali possono propagarsi ed essere elaborati per tradursi in suoni o immagini. I connettori, a loro volta, cambiano a seconda del cavo e della destinazione d’uso. Tra i connettori più comuni troviamo quelli di tipo F o di tipo RCA, ma sul mercato ne esistono tanti altri, ideali per esigenze più specifiche.

Ambiti di utilizzo di cavi coassiali

I cavi coassiali sono tra i componenti più diffusi, per questo gli ambiti di utilizzo in cui li troviamo sono molto numerosi. Uno di questi è sicuramente l’ambito domestico: quasi tutti in casa abbiamo sistemi televisivi o audio che non potrebbero funzionare senza questi tipi di cavi.

Il loro impiego si estende anche a strutture ricettive, sanitarie, ricreative e a edifici scolastici e qualsiasi altra realtà dotata di televisori, radio o telecamere di sicurezza. Ma come essere sicuri di scegliere e usare un cavo coassiale in modo corretto? Per essere sicuri che il cavo coassiale che si sta per acquistare sia un prodotto di qualità e adatto alle proprie esigenze è bene considerarne tutte le caratteristiche di cui abbiamo già parlato in precedenza, ma una in particolare potrebbe facilitarne la scelta: ovvero la perdita di segnale. La perdita di segnale, seppur in minima parte, è una circostanza che si verifica con i cavi coassiali, tuttavia un buon cavo non dovrebbe superare il valore dei 3 db. Può essere importante, poi, anche considerare l’impedenza, che dovrebbe essere simile a quella dell’antenna e che può comunque essere ridotta, preservando il segnale, utilizzando cavi non troppo lunghi ed evitando curvature lungo i muri o battiscopa.